Lazarus by Lars Kepler

Lazarus by Lars Kepler

autore:Lars Kepler
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
Tags: Thrillers
ISBN: 9788830452763
editore: Longanesi
pubblicato: 2018-11-17T23:00:00+00:00


49

Sette ore più tardi, Saga viene accompagnata dall’addestratrice dei cani in Timmermansgatan. Percorre di corsa l’ultimo isolato fino al suo portone in Tavastgatan, sale velocemente le scale, entra nel suo appartamento, si chiude la porta alle spalle, controlla che la serratura sia scattata e tira le tende davanti a ogni finestra.

Sopra i tetti il cielo è nero.

Entra in cucina e inizia a chiamare i colleghi coinvolti nella ricerca del padre. Nessuno ha ancora ottenuto risultati, ma uno di loro le dice che per l’indomani si aspetta le informazioni di otto stazioni radio base.

Saga resiste all’impulso di imprecare.

Trattenendosi, gli spiega che suo padre è stato sepolto vivo e che forse non passerà la notte.

«Ti prego, prova a fare un po’ di pressione», lo implora. «Mi servono risposte questa sera stessa, può fare la differenza.»

Riaggancia, si asciuga le lacrime dalle guance, si sfila i vestiti sporchi gettandoli nel cesto del bucato e fa una rapida doccia per pulire le ferite su gambe e braccia prima che si infettino.

Gli arbusti dietro casa di Cornelia le hanno lasciato graffi profondi.

Prima che l’addestratrice arrivasse si era già fatto buio.

Saga era sulla veranda, e l’aveva vista entrare nello slargo con la sua vecchia station wagon. Si era fermata dietro la jeep sotto la tettoia, era scesa, aveva posato a terra uno zaino e aveva aperto il bagagliaio.

Amanda era una donna piuttosto alta, sulla trentina. Sui capelli biondo grano portava un berretto di lana nero, indossava vestiti sportivi scuri e pesanti scarponi da montagna, con i paracaviglie e i lacci strettamente intrecciati.

Dopo che aveva dato da bere ai due cani molecolari, Saga l’aveva raggiunta.

«Hai trovato la strada», aveva detto tendendole la mano.

Amanda, molto schiva, aveva subito distolto lo sguardo per poi presentarle i cani.

Si trattava di un pastore belga e di un retriever nero.

Billie era specializzata nel ritrovare persone morte: percepiva l’odore dei cadaveri e del sangue vecchio. Aveva la testa nera, ma la folta criniera era di un biondo quasi rossiccio.

Ella al contrario era addestrata a trovare persone ancora vive: di recente l’avevano mandata in Italia per aiutare i soccorsi dopo un forte terremoto.

Saga si era inginocchiata e aveva parlato con Ella, l’aveva abbracciata e l’aveva accarezzata dietro le orecchie, spiegandole che doveva trovare suo padre mentre era ancora in vita.

Ella era rimasta immobile, ascoltando e scodinzolando.

Anche se non aveva gli abiti adatti, Saga aveva deciso di seguire Amanda e i cani nel bosco. Doveva assicurarsi che non abbassassero la guardia per la stanchezza, che non trascurassero nessun indizio. Le torce servivano solo a farsi strada tra gli alberi, ma era l’olfatto dei cani a guidarle.

C’erano volute sei ore per esplorare il bosco fitto. Saga si era strappata i jeans, e i capelli le si erano impigliati nei rami contorti.

Amanda aveva sovrapposto un reticolo a una carta GPS, su cui marcava di volta in volta ogni settore già esplorato.

Erano arrivate sino a Björknäs senza trovare traccia di Lars-Erik o Valeria.

Quando si erano fermate, Saga era intirizzita. Aveva accarezzato i cani che iniziavano a essere stanchi. Ella



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